Tom Dumoulin mette in dubbio le sue possibilità di essere competitivo nella prova a cronometro delle Olimpiadi di Tokyo 2020. Dopo aver dirottato i suoi obiettivi stagionali sul Giro d’Italia 2019, in programma dall’11 maggio al 2 giugno, nel tentativo di bissare il trionfo del 2017, il portacolori del Team Sunweb vorrebbe ridare l’assalto al Tour de France nella prossima stagione, che coinciderà con l’appuntamento a cinque cerchi. Con la Grande Boucle che terminerà soltanto il 19 luglio 2020, i corridori che prenderanno parte alla cronometro olimpica il 29 luglio successivo sono obbligati da regolamento a schierarsi ai nastri di partenza anche della prova in linea, fissata il 25 luglio, ovvero meno di una settimana dopo l’epilogo di Parigi.
Per questo il 28enne neerlandese, che si è aggiudicato l’argento alle spalle di Fabian Cancellara a Rio de Janeiro nel 2016 (la prova contro il tempo si disputò 17 giorni dopo la fine del Tour), ha messo le mani avanti: “Se il Tour de France dovesse proporre un tracciato adeguato alle mie caratteristiche – ha ammesso – i Giochi Olimpici passerebbero in secondo piano. Non posso posticipare di un altro anno la Grande Boucle, così in quel caso avrebbe la priorità. Wiggins è riuscito a vincere una settimana dopo il Tour? Sì, ma nel 2012 i Giochi erano a Londra e non bisognava sobbarcarsi un viaggio così lungo e il fuso orario. Mi piacerebbe molto conquistare la medaglia d’oro, ma non so se gli obiettivi siano compatibili”.
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